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Marty Supreme: Chalamet gioca a ping pong e spacca tutto (forse anche gli Oscar)

Lunedì 6 ottobre, Alice Tully Hall. Sala piena, luci che si abbassano, e Josh Safdie che sale sul palco con la faccia di uno che non ha dormito. Dice che ha finito il montaggio alle due di notte. Dice che ha visto il film per la prima volta oggi pomeriggio, alla prova. E adesso lo mostra al mondo.

Nessuno sapeva che sarebbe successo. O meglio: molti lo sospettavano, ma fino all’ultimo non c’era certezza. Marty Supreme, il nuovo film di Safdie per A24, con Timothée Chalamet nei panni di un campione di ping pong ossessionato dall’idea di rendere grande quello sport in America. Settanta milioni di budget, una delle produzioni più costose che A24 abbia mai fatto. E una premiere completamente a sorpresa, come si usava una volta.

Safdie ha portato sul palco anche Chalamet. Entrambi agitati, nervosi, visibilmente emozionati. Poi il film è partito, e la sala ha capito.

Le prime reazioni sono state entusiaste. David Ehrlich di IndieWire ha scritto: “Non posso credere che abbiamo avuto due film americani così belli uno dopo l’altro”. Anne Thompson, sempre di IndieWire, è andata dritta: “Josh Safdie da solo spacca tutto. Adrenalina senza sosta come in Uncut Gems. La performance di Chalamet potrebbe essere il suo Wolf of Wall Street. Sarà nominato agli Oscar, sicuro”.

David Canfield di The Hollywood Reporter ha parlato di “cinema importante ed esaltante”, di una prova d’attore che è la migliore della carriera di Chalamet. Ramin Setoodeh di Variety lo ha definito un incrocio tra Uncut Gems, Il giovane Holden e Jerry Maguire. Hoai-Tran Bui di Inverse: “Chiamarlo film sportivo è riduttivo. È un’odissea maniacale, elettrizzante quanto estenuante. Il carisma di Timothée è una supernova”.

Il film non è una storia sportiva classica. È più un’avventura globale, una corsa matta in cui il ping pong è solo il pretesto per mettere in scena un personaggio fuori misura. Chalamet lo interpreta con una fame che non gli si era mai vista prima, stando a chi c’era. E Safdie — senza il fratello Benny per la prima volta dopo Uncut Gems — dimostra di saper stare da solo, di saper costruire un film che tiene il ritmo dall’inizio alla fine senza cedimenti.

I fratelli Safdie si sono divisi creativamente dopo Uncut Gems. Benny ha presentato The Smashing Machine a Venezia, vincendo il premio per la miglior regia. Josh ha scelto la strada del segreto, del montaggio fino all’ultimo, della premiere inaspettata. Due strade diverse, entrambe funzionanti.

Marty Supreme uscirà nelle sale il giorno di Natale. In Italiail 22 gennaio 2026. Ma è difficile immaginare che un film così — con questo cast, questo budget, queste reazioni — passi inosservato. Per ora resta solo il fatto: lunedì sera, a New York, una sala ha visto qualcosa di nuovo. E ha applaudito forte.

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