La sabbia è ancora nei vestiti, le magliette ancora umide di sole, ma chi fa moda guarda avanti. E quello che vede non è una stagione fredda, ma un momento nuovo.
L’autunno-inverno 2026 è femminile. Punto. Ma non quella femminilità da copertina, gonfiata, artefatta.
È forte. È viva. È tua.
Tre capi. Tre direzioni. Nessun compromesso.
La pelliccia è tornata. Etica, calda, materica. Non scimmiotta il passato, non chiede permesso. Sta lì, sulla pelle, come un gesto sicuro.
Prada la immagina morbida, bruna, densa. Da portare ovunque.
Il maglione non si accontenta più.
Diventa abito, si allunga, si prende lo spazio che gli serve.
Non nasconde il corpo: lo abita.
Lo accompagna.
Lo racconta.
La gonna a matita è ancora qui.
E se il mondo ama l’ampio, lei sceglie la linea.
Dice: guarda la forma, guarda la forza, guarda la gamba anche se fuori c’è vento.
È un’affermazione. Senza punto interrogativo.
Questo è l’inverno 2026.
Non cerca consensi.
Non chiede approvazione.
Non finge sobrietà.
È.
Per chi cammina e lascia il segno.
Per chi non si traveste, ma si esprime.
Per chi sa che l’eleganza vera è stare bene nei propri vestiti. E anche nella propria pelle.


