Fastobal scrive al femminile: perché il maschile non è l’unica voce possibile.

Milano, c’è la fila per i pupazzi coi denti: benvenuti nel mondo dei Labubu

Sembrano peluche, ma sono idoli. Hanno l’aspetto di un coniglio uscito da una seduta spiritica e il sorriso di chi sa qualcosa che tu non sai. Sono i Labubu, e sono ovunque. Anche in coda con voi.

Cosa succede quando la generazione cresciuta tra Tamagotchi e Pokémon incontra i nuovi feticci kawaii? Succede che piazza Duomo, a Milano, si trasforma in un accampamento notturno. No, non per l’ennesimo iPhone o l’uscita delle Yeezy glow-in-the-dark, ma per dei pupazzi. Sì, pupazzi. Piccoli, pelosi, con lo sguardo inquietante da “ti abbraccio mentre dormi ma anche ti giudico”.

Sono i Labubu, creature nate nel 2015 dall’illustratore Kasing Lung – quello che probabilmente non dorme da anni – e rese ancora più irresistibili da Pop Mart, la casa madre cinese che ha capito tutto: vendili a sorpresa, così la gente li compra tre alla volta.

Non li conosci? Allora sei vecchio.
E probabilmente hai ancora un peluche vintage nell’armadio. Ma i Labubu nascono senza film, senza serie TV, senza neanche un TikTok virale alle spalle (almeno all’inizio). Solo scatole chiuse, occhi enormi e una dentatura che neanche in un incubo odontoiatrico.

Milano, 2025: la rinascita dello spirito collezionistico
Alla Rinascente, l’evento è stato l’ennesima prova che l’Italia, quando si tratta di file inutili, non delude mai. Centinaia di persone in attesa, alcune da domenica notte, per accaparrarsi il proprio mostriciattolo con gancio per borsa. Perché oggi il vero status symbol non è più il cappotto di cachemire, ma un pupazzo con la faccia da Joker in miniatura appeso allo zaino.

Prezzi? Si parte da 20 euro, ma si sale come l’ansia
Le edizioni limitate – tipo “Labubu sadico al parco”, “Labubu con vestito da clown”, “Labubu con crisi esistenziale” – possono costare anche centinaia di euro. E non pensate di trovarli facilmente: le blind box sono fatte apposta per illuderti. Apri, trovi il solito. Riapri, di nuovo lui. E così, tra un Labubu comune e una speranza infranta, ti ritrovi con 300 euro in meno e 5 doppioni. Tutto normale.

Cosa ci dice tutto questo?
Che forse, in fondo, non siamo mai cresciuti davvero. Che dopo anni di like, feed algoritmici e riunioni su Zoom, abbiamo bisogno di tenere qualcosa di assurdo in tasca. Qualcosa che ci guardi e dica: “Sì, sei strano, ma non sei solo”.

Ecco, i Labubu sono questo. Il tuo amico immaginario, ma con un prezzo da eBay.

Intanto, in pieno stile revival, sono andato a vedere Lilo & Stitch. Ma questa è un’altra storia.

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