Napoli Metafisica: Mimmo Jodice reinventa la città tra ombre e apparizioni

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Fino al 1° settembre 2025, Castel Nuovo ospita la mostra “Napoli Metafisica”, personale di Mimmo Jodice. Un viaggio fotografico nel cuore simbolico della città, in dialogo con l’arte di de Chirico, che inaugura il programma Napoli Contemporanea 2025.

La fotografia incontra la pittura metafisica, Napoli si specchia nei suoi archetipi e Mimmo Jodice torna a raccontarla con uno sguardo che trascende il reale. È questo lo spirito di Napoli Metafisica, mostra personale dell’artista napoletano allestita nella Cappella Palatina, nella Cappella delle Anime del Purgatorio e nell’Armeria di Castel Nuovo.

Oltre cinquanta scatti in bianco e nero costruiscono un percorso visivo suddiviso in capitoli simbolici – “Lontananze”, “Archi”, “Colonne”, “Statue”, “Monumenti”, “Ombre”, “Apparizioni”, “Vuoti” – evocando l’immaginario di Giorgio de Chirico, con cui le fotografie dialogano direttamente. Il risultato è una Napoli sospesa, poetica, svuotata dalla presenza umana e trasformata in un teatro immobile, popolato da silenzi e presenze invisibili.

Jodice, che non ha mai lasciato la sua città natale, ne è stato uno degli interpreti più profondi e fedeli. In questa esposizione emerge la sua capacità di trasformare i luoghi in “nature morte” imprevedibili, come se gli spazi urbani stessi avessero un’anima che attende solo di essere svelata.

La mostra, curata da Vincenzo Trione – consigliere del sindaco per l’arte contemporanea – inaugura ufficialmente Napoli Contemporanea 2025, programma voluto da Gaetano Manfredi e sostenuto dalla Regione Campania. Il progetto intende rafforzare la vocazione artistica della città attraverso interventi site-specific pensati per gli spazi pubblici, generando nuovi significati e stimolando processi di rigenerazione urbana.

Tra gli esempi recenti di questo percorso, si segnalano Lacrime di Coccodrillo di Francesco Vezzoli nelle Prigioni di Castel Nuovo (2023) e La freccia nel Cuore di Gaetano Pesce nel cortile del castello. La mostra di Jodice rappresenta un ulteriore tassello in questo processo di valorizzazione.