Basta schermi.
Secondo il Global Wellness Institute, il benessere sta cambiando rotta: meno digitale, più analogico. In un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale e dalla connessione continua, le nuove generazioni — cresciute a pane e smartphone — iniziano a cercare il contrario.
Si parla di wellness analogico: un ritorno all’essenziale, al tangibile, al qui e ora. Ceramica, calligrafia, giardinaggio, hobby “retro” e attività manuali diventano strumenti di cura. Le “cabine detox digitale” immerse nei boschi e i viaggi senza telefono non sono più eccentricità, ma scelte consapevoli per ritrovare equilibrio.
Anche in Italia il fenomeno si fa sentire. Cresce il numero di persone che scelgono esperienze disconnesse: laboratori manuali, escursioni senza GPS, weekend senza notifiche. Il benessere si trasforma in qualcosa di più autentico, fatto di tempo lento, relazioni vere e silenzi ristoratori.
Il wellness analogico non è un passo indietro, ma un passo dentro. Un modo per riprendersi spazi mentali, sensoriali ed emotivi ormai invasi dalla tecnologia.