Un’estetica ribelle e raffinata che riscrive le regole della moda, tra identità e rivendicazione culturale
Nato nei quartieri afroamericani come risposta estetica alla marginalizzazione, il Black Dandyism ha conquistato il Met Gala 2025, diventando simbolo di eleganza, orgoglio e sovversione. Più che una tendenza, è una dichiarazione di stile e di libertà.
Il movimento fonde i codici del dandysmo europeo ottocentesco – giacche sartoriali, cappelli a cilindro, guanti in pelle, colori pastello – con influenze afro, pattern vibranti, acconciature naturali e riferimenti al panafricanismo. I protagonisti sono uomini e donne neri che usano la moda per rivendicare la propria identità e sovvertire gli stereotipi razziali.
Al Met Gala 2025, il tema “Radical Elegance” ha offerto la passerella perfetta: da Damson Idris a Janelle Monáe, gli outfit hanno celebrato l’heritage africano con abiti su misura e accessori audaci, in un dialogo tra storia e futuro. La moda si è fatta politica, corpo e stile diventano narrazione.
Lontano dall’omologazione delle grandi maison, il Black Dandyism si muove tra Harlem, Londra, Dakar e Johannesburg, riscrivendo il concetto di bellezza con ironia e consapevolezza; è resistenza chic.