Tra i cipressi della Val d’Orcia e l’eco elettronico dei DJ set immersi nel verde, quest’anno il Limbo Festival si ferma, ascolta, respira. E accoglie. Dal 10 al 13 luglio 2025, tra i boschi di Barga (Lucca), la musica incontra il respiro, il silenzio, la cura. Ma soprattutto accoglie una voce unica: quella di Shweta Pandit, al suo debutto europeo.
Voce riconosciuta della musica classica indiana, già al fianco di compositori come A.R. Rahman e Shankar–Ehsaan–Loy, Shweta non porta semplicemente un repertorio: porta una cultura. Il canto khayal, le inflessioni del raga, la spiritualità della sua terra. E lo fa in un contesto dove il benessere non è un concetto astratto, ma un’esperienza concreta: yoga all’alba, sound bath al tramonto, forest therapy fra un concerto e l’altro.
Il Limbo Festival non è nuovo a contaminazioni ardite. Ma la performance di Shweta Pandit segna qualcosa di più profondo: l’incontro tra oriente e occidente che non cerca l’esotismo, ma l’armonia. In scaletta, improvvisazioni vocali, ma anche momenti di dialogo con musicisti europei, su tappeti sonori che fondono sitar e sintetizzatori.
Un festival che fa della lentezza una scelta e dell’ascolto un rito. E che nel 2025, con l’arrivo di Shweta Pandit, si scopre ancora più intimo, ancora più globale.