Charli XCX riscrive il codice dell’estate: sudore, colore e libertà. Nessuna posa da reggere, solo sé stesse da vivere.
Il corpo che balla senza grazia, i capelli bagnati di caldo e musica, il trucco che cola come se fosse parte della festa.
C’è un’estate che non vuole sedurre né rassicurare. Vuole essere vissuta. Si chiama Brat Summer, e prende il nome dall’album di Charli XCX, Brat: una colonna sonora che pesta i piedi, apre le finestre, toglie il fiato.
I colori gridano: verde tossico, rosa evidenziatore, glitter che luccicano anche quando non c’è luce. Ma la vera differenza la fanno gli sguardi. Quelli che non cercano l’approvazione, che non temono di mostrare il casino dentro.
Nel mondo di Brat non c’è spazio per la perfezione—e finalmente. C’è spazio per le ragazze che sbagliano outfit, che ridono troppo, che parlano senza filtri. C’è spazio per chi si è stancata di farsi piccola per piacere.
L’estetica è quella dei club, delle strade, delle camere disordinate dove si balla da sole. E il messaggio è chiaro: smettila di voler essere bella. Comincia a essere viva.
Brat Summer è per chi si sceglie ogni giorno, anche se non sa ancora bene chi è.
È estate per chi ha deciso che basta una canzone per tornare a crederci.