Alla fine, l’ha fatto.
Marracash ha preso la mira e ha sparato dritto al bersaglio grosso: gli stadi. E non uno a caso, ma tutti. Marra Stadi 2025 è il primo tour della storia del rap italiano che calcherà i grandi templi della musica dal vivo. Un giro monumentale che parte da una promessa – «ci vediamo negli stadi» – e diventa realtà. Con biglietti già in vendita, hype alle stelle e una data, quella del 10 giugno al Diego Armando Maradona di Napoli, che già profuma di consacrazione.
È l’inizio di un nuovo capitolo, forse il più importante, per un artista che non ha mai chiesto niente, ma si è preso tutto, un pezzo alla volta. Con gli occhi bassi, i testi alti e la coerenza incollata addosso come un marchio di fabbrica.
Marra è dove nessuno era arrivato prima
Due album che non hanno bisogno di spiegazioni: Persona e Noi, loro, gli altri sono diventati dischi-ponte, che parlano al cuore e alla testa, entrambi pluri-platino (7 certificazioni per il primo, 6 per il secondo), in vetta da anni senza cedere il passo.
Un tour nei palazzetti da 250.000 presenze. Una Targa Tenco per il miglior disco in assoluto. Un festival rap – il Marrageddon – che ha messo insieme 140.000 persone tra Milano e Napoli. Cifre da capogiro per un uomo che non ha mai fatto rumore, ma ha fatto storia.
E ora il passo in più. Quello che fa tremare il suolo e alzare la polvere. Quello che solo chi ha qualcosa da dire può permettersi. Gli stadi sono l’ultimo confine. Marracash non ci arriva per moda, ma per merito. Non per volume, ma per peso.
Napoli, cuore della sfida
Il 10 giugno sarà il giorno del Maradona. Il giorno in cui Marracash non salirà solo su un palco: salirà su un’idea di musica, su un percorso, su una città che lo ama e si riconosce nel suo racconto. Sarà lo show dell’anno. E forse dell’ultimo decennio.