In sei mesi cambia tutto: Estée Lauder si prepara a un reset radicale

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A soli sei mesi dal suo insediamento come CEO di Estée Lauder Companies, Stéphane de La Faverie ha avviato una profonda trasformazione dell’azienda attraverso il piano strategico “Beauty Reimagined”. Questa iniziativa mira a ristrutturare radicalmente l’organizzazione per affrontare le sfide del mercato e rilanciare la crescita dell’azienda.

Una ristrutturazione senza precedenti

Il piano prevede la riduzione di 5.800-7.000 posti di lavoro, pari a circa il 10% della forza lavoro globale, con l’obiettivo di semplificare le operazioni e migliorare l’efficienza. Questa ristrutturazione comporterà costi compresi tra 1,2 e 1,6 miliardi di dollari, ma si prevede che genererà risparmi annuali fino a 1 miliardo di dollari.


Innovazione e centralità del consumatore

“Beauty Reimagined” si concentra su cinque aree chiave:

  1. Espansione della copertura dei consumatori: ampliando la presenza nei canali e mercati ad alta crescita.

  2. Accelerazione dell’innovazione: triplicando la percentuale di innovazioni lanciate in meno di un anno.

  3. Aumento degli investimenti orientati al consumatore: incrementando la spesa pubblicitaria e ottimizzando i programmi di marketing.

  4. Crescita sostenibile: attraverso il Profit Recovery and Growth Plan (PRGP), già responsabile di oltre il 60% degli obiettivi fiscali 2025.

  5. Reinvenzione del modo di lavorare: semplificando l’organizzazione e riducendo la complessità per migliorare l’esecuzione.

Sfide e prospettive future

Nonostante le difficoltà, Estée Lauder ha registrato una crescita a due cifre in Giappone e sta espandendo la presenza di marchi come The Ordinary in Cina. L’azienda sta anche sfruttando l’intelligenza artificiale per migliorare la previsione della domanda e ottimizzare la catena di approvvigionamento.

Il piano “Beauty Reimagined” rappresenta una svolta significativa per Estée Lauder, con l’obiettivo di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori. Sebbene il percorso sia impegnativo, la leadership di Stéphane de La Faverie e le misure adottate potrebbero riportare l’azienda sulla strada della crescita sostenibile.