Cannes 2025: Alice Rohrwacher presidente della Giuria Caméra d’or

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Dopo l’elegante coppia formata lo scorso anno da Emmanuelle Béart e Baloji, il Festival di Cannes ha scelto per il 2025 una voce profondamente italiana e intimamente legata al cinema d’esordio: Alice Rohrwacher presiederà la giuria della Caméra d’or, il premio che celebra la migliore opera prima tra le sezioni ufficiali, la Semaine de la Critique e la Quinzaine des Cinéastes.

Regista e sceneggiatrice di rara sensibilità, Rohrwacher ha dichiarato:
“I primi momenti ci restano dentro. Come entrare in una stanza sconosciuta, dare un primo bacio, toccare una terra straniera. È forse per questo che il premio per le opere prime si chiama Caméra d’or?”

Con una filmografia che abbraccia il documentario, la fiction, il corto e il lungometraggio, Rohrwacher ha costruito un universo dove il realismo contadino di De Sica convive con la magia malinconica di Fellini. Da Corpo Celeste (2011), racconto di una tredicenne in cerca di senso, a Le Meraviglie (Grand Prix a Cannes 2014), fino a Lazzaro Felice (Premio per la sceneggiatura 2018) e La Chimera (2023), l’autrice ha tracciato una trilogia sulla purezza e le sue disillusioni.

Oltre ai suoi film più noti, Rohrwacher continua a esplorare il corto e il documentario come spazi di libertà. Lo fa anche nel 2024 con Allégorie Citadine, co-diretto con JR e ispirato al mito della caverna di Platone: un ritorno alle origini, che sa di luce e di ombra.

Sabato 24 maggio, durante la cerimonia di chiusura della 78ª edizione, sarà lei a riconoscere il bagliore di un nuovo inizio, come altri lo fecero con lei. E a Cannes, si sa, il primo amore non si scorda mai.

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