Fastobal scrive al femminile: perché il maschile non è l’unica voce possibile.

Maria Grazia Chiuri lascia Dior: “Abbiamo scritto un capitolo straordinario”

Dopo nove anni, la stilista italiana saluta la maison con un messaggio di gratitudine. Tutto pronto per l’arrivo di Jonathan Anderson.

“After nine years, I am leaving Dior”. Con queste parole, Maria Grazia Chiuri ha ufficializzato il suo addio alla maison parigina che ha guidato dal 2016, diventando la prima donna a occuparsi della linea femminile del brand. Un passaggio storico, che segna la fine di un ciclo profondo e trasformativo.

Nel suo messaggio, pubblicato sui social, la stilista ha ringraziato Bernard Arnault per la fiducia, Delphine Arnault per il supporto, e in particolare le sue squadre e gli atelier, “il cui talento e la cui esperienza mi hanno permesso di realizzare la mia visione di una moda femminile impegnata, in dialogo con più generazioni di artiste”. Un’eredità chiara: Chiuri ha trasformato la moda in uno spazio culturale e politico, in cui bellezza, pensiero e militanza potessero convivere.

Nove anni intensi, che hanno ridefinito il volto di Dior attraverso collezioni ispirate, messaggi femministi, collaborazioni con artiste e artigiane, e un’attenzione costante all’inclusione e all’identità femminile. Il risultato è stato un successo non solo simbolico ma anche commerciale, capace di avvicinare nuove generazioni alla maison.

Ora si guarda avanti. Tutti gli indizi portano a Jonathan Anderson come nuovo direttore creativo. Dopo l’uscita da Loewe e le recenti indiscrezioni provenienti da LVMH, il designer nordirlandese sembra pronto a raccogliere il testimone. Classe 1984, fondatore del brand JW Anderson, ha dato nuova vita a Loewe con un’estetica colta, artigianale e contemporanea. Il debutto della sua prima collezione uomo per Dior è previsto per giugno, ma molti scommettono su un suo ingresso anche nella linea femminile già a settembre.

Un capitolo si chiude, un altro si apre. Dior resta al centro del racconto della moda globale.

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